Pianista e compositore spagnolo.
Enfant prodige del pianoforte, si
sentì presto attratto anche dalla composizione e si cimentò nel
campo delle
zarzuelas. Per gli sviluppi della sua carriera fu
fondamentale l'incontro con Felipe Pedrell, del quale in seguito divenne
allievo, condividendo senza riserve la ricerca del maestro di una musica
nazionale spagnola. Nel 1905 l'opera in due atti
La vida breve gli valse
il premio dell'Accademia di Belle Arti di Madrid e lo fece conoscere al grosso
pubblico, che lo apprezzò anche come concertista di pianoforte. Recatosi
a Parigi nel 1907,
F. vi soggiornò per sette anni, durante i quali
ebbe modo di conoscere i maggiori esponenti dell'Impressionismo musicale. In
questo periodo abbandonò la musica veristica avvicinandosi alle ricerche
delle correnti musicali d'avanguardia. Rientrato in patria nel 1914, allo
scoppio della prima guerra mondiale, lavorò alle
Noches en los
jardines de España (Notti nei giardini di Spagna), tre impressioni
sinfoniche per pianoforte e orchestra. All'anno seguente risale il balletto
pantomina
El amor brujo (L'amor stregone), al 1917 la farsa mimica in due
atti
El corregidor y la molinera che nel 1919 venne trasformata in
El
sombrero de trespicos (Il cappello a tre punte), tratto dall'omonimo
racconto di Alarcon.
F. fece sue in questo lavoro le innovazioni musicali
apportate da Stravinskij, pur non rinunciando al carattere nazionale della sua
musica, che anche qui si piega mirabilmente a rendere il clima passionale della
regione andalusa, a volte servendosi di una raffinata comicità. Una
seconda svolta decisiva nella sua carriera è databile intorno al 1920. Il
passaggio dalla tradizione andalusa a quella castigliana non è casuale.
Rispecchia piuttosto il bisogno di una nuova e più impegnata ricerca tesa
alla semplicità, alla rinuncia di facili effetti. Si spiega così
facilmente il suo progressivo avvicinamento, per esempio, a Domenico Scarlatti e
ad Haydn. Primo frutto di queste aspirazioni fu
El retablo de Maese
Pedro, (1923), tratto da una scena del
Don Chisciotte di Cervantes.
Sempre a questa fase appartengono il
Concerto per clavicembalo e cinque
strumenti (1926) ed il poemetto
Psyche, per voce e cinque strumenti
(1927). Negli ultimi anni di vita, dopo essersi trasferito in Argentina allo
scoppio della guerra civile, attese alla lavorazione della cantata scenica
Atlantida che la morte gli impedì di portare a termine (l'opera
venne completata da E. Halffter).
F. è unanimemente considerato il
più grande compositore spagnolo moderno. Continuatore della rinascita
musicale iberica avviata da Albéniz e Granados, seppe sfruttare
genialmente il folclore della sua terra, che mai accettò nei suoi
elementi superficiali ed esteriori. Per questo la sua produzione si inserisce
nella tendenza, riscontrabile ad esempio in Mussorgskij o in Bartòk, ad
una musica autenticamente nazionale, attenta all'evoluzione dell'arte moderna e
sensibile alla lezione dei compositori stranieri (Cadice 1876 - Alta Gracia,
Argentina 1946).